sabato 10 settembre 2011

Un trip trop fatt parte 9


Arrivato nel salotto mi accorsi subito che Lord Hammond era così ubriaco da non riuscire neanche a deambulare, quindi lo caricai sulle mie spalle forti e robuste e feci per uscire dalla stanza, ma Dave la zebra mi fermò per darmi un nuovo importante consiglio “Comprendo il tuo desiderio di copulare con Alissa, ma non puoi pretendere di cambiare la sua natura, così come non puoi pretendere che il sole giri intorno alla terra... a meno che tu sia un cristiano del periodo medievale o ancor peggio non puoi pretendere che un budino non sia delizioso” dopo di che si rimise a leggere poesie di Catullo come se nulla fosse.
Uscimmo dal salotto e ci incamminammo verso la barca, ero molto pensieroso per via di quello che mi aveva detto Dave la zebra, il suo consiglio era saggio, ma infondo se un budino fosse fatto con degli gnomi non sarebbe più stato delizioso, quindi si riaccese in me la speranza perché adesso avevo la certezza che dovesse esistere un modo per far breccia nel cuore di Alissa o quanto meno per darle due colpi, cosa che per me sarebbe stata più che sufficiente.
Mi travestii da marinaio, dopo di che salpammo, a circa un quarto del viaggio Lord Hammond tornò in se e per festeggiare decidemmo di cantare e mettere in scena la coreografia del video di “The saylor song” dei Toy Box, questa idea che all'inizio pareva divertente si rivelò poi essere una pessima scelta in quanto i nostri schiamazzi gioiosi richiamarono un'orda di selvaggi pirati.
I corsari ci arrembarono cantando “you are a pirate” di Lazytown, provammo a fare resistenza, ma senza ottenere il ben che mnimo risultato, quindi ci sequestrarono e ci legarono all'albero maestro del loro galeone, eravamo disperati e non sapevamo più cosa fare, ad un certo punto Alissa esclamò “speriamo che non ci siano delle belle piratesse vogliose di stuprarmi” ci fu un attimo di silenzio e sia noi ,sia i pirati la guardammo straniti dopo di che Alissa disse marcando la voce “ho detto, speriamo che non ci siano belle piratesse vogliose di stuprarmi”, il capitano dei pirati un po' imbarazzato le disse “arr stia tranquilla giovane fata qui non ci sono piratesse” Alissa gli rispose “ah ok... non che volessi essere stuprata eh, però ecco se fosse capitato...” a quel punto il capitano provò ad accontentarla proponendole di essere stuprata dal mozzo Jack, ma la fata scontenta gli disse “no, scusa, ma lo hai visto è vecchio e rachitico, probabilmente manco gli tira, no no non se ne parla proprio e poi sono lesbica quindi...” il capitano non poté far altro che darle ragione e scusarsi con lei per quell'indegna proposta, intanto Jack il mozzo andò a piangere disperato sotto coperta.
Dovevamo inventarci qualcosa per sfuggire alle grinfie di quei maledetti pirati, forse mi sarei potuto travestire da gatto, ma poi cosa avrei fatto? Eravamo davvero fottuti, non mi veniva in mente nessuna idea, ed ero il più intelligente del gruppo, quindi agli altri non sarebbe mai venuto in mente nulla di decente, mentre stavo meditando sul perché i cavalli pazzi fossero pazzi, Lord Hammond decise di agire e chiamò il capitano a gran voce per poi dirli “mi scusi sir, ma le sue pratiche sono assai antiquate e brutali sir, ci restituisca subito la nostra libertà!” il capitano si affrettò a scusarsi e ci disse che ci avrebbe liberati appena avesse finito di saccheggiare il nostro fallobatello.
Aspettammo senza lamentarci che i pirati si impossessassero dei nostri pochi averi dopo di che il capitano venne a liberarci e per farsi perdonare ci donò qualche bottiglia di rum da infiniti gradi che trangugiammo sul posto allegramente dopo di che risalimmo sulla fallobarca ubriachi come scimmie, il problema era che nessuno di noi era in condizioni di guidare.
Discutemmo a lungo e in modo acceso per decidere chi fra noi avrebbe dovuto essere il conducente, in fine arrivammo in un punto di stallo e sembrava che non ci saremmo più mossi di li, ma per fortuna salì sulla barca un pesce che urlò “we figa, l'avete finita di fare casino a quest'ora? Ma andate a ciapare i ratt che mi domani devo lavorare, facciamo che guida l'inglese coi baffi e la finiamo qui”, dopo qualche remora Lord Hammond accettò di guidare e ripartimmo, ovviamente dopo aver lasciato ritornare il pesce in mare.
In poco tempo completammo la traversata e attraccammo al porto ancora ubriachi marci, io ancora desideroso di farmi Alissa escogitai un ottimo piano e convinsi tutto il gruppo a fare una colazione di gruppo prima di salutarci, arrivati al bar del porto tutti prendemmo un cappuccino e una brioche, tranne zombie Greg che subito provò ad ordinare un cervello, per poi ripiegare su una bistecca cruda subito dopo aver appreso con orrore che nei bar non servono cervelli umani.

Nessun commento:

Posta un commento