venerdì 10 giugno 2011

Un trip trop fatt parte 3

Ora che avevo finalmente trovato la strada per uscire da quella poltiglia decisi di riposare un attimo i piedi sotto un grosso albero e come al solito inizia a farmi domande di alta filosofia, proprio mentre mi stavo chiedendo cosa spinge gli esseri umani a non essere cavalli arrivò un'altra stupida fata che dopo essersi assicurata che non fossi un lucidatore di verghe mi invitò a bere una birra da Jeff il camaleonte, li per li ero un po' titubante perché era già tardi, ma poi mi ricordai gli insegnamenti di quel saggio uomo che era mio padre: “figlio mio mai rifiutare una birra, tanto meno se è gratis e ancor meno se a offrirla è una zozza” quindi partii alla volta del bar di Jeff con Emilia la fata alcolista dai facili costumi e già mi pregustavo una succulenta ficcata, l'importante era solo evitare i fellati in modo da evitare un'altra addentata testicolare.
Arrivai al bar preso stra bene e inizia a bere birre e mangiare funghi magici fino ad essere stra fatto come una pigna, mentre mi baccagliavo in maniera indegna la fata, che essendo una ninfomane ci sarebbe sicuramente stata, comunque ad un certo punto mi chiese di andare nel privè ed io essendo arrapato tipo coniglio nella stagione degli amori non potei far altro che accettare, ma prima andai in bagno a cambiarmi e mi misi un vestito bianco da pappone.
Mi ritrovai così nel privè di Jeff a bere champagne in compagnia della fata godendomi una più che meritata lap dance... e me la stavo papponeggiando alla grande, tanto ero così fatto che non badavo più al fatto che fosse tardi e io fossi assonnato.
Tutto stava procedendo per il meglio e mi stavo per bombare la zozza quando le porte si aprirono ed entrò una cazzo di cicogna che non aveva nulla da perdere con una pistola per fare una rapina, ovviamente io non potei far altro che conigliarmela fuori dalla finestra perché sapevo che quella cicogna era davvero pericolosa.
Mi ritrovai nuovamente in mezzo alla palude, ma questa volta la situazione era critica, avevo perso il tom tom, ero stra fatto, ultra arrapato e vestito da pappone, dovevo assolutamente trovare una soluzione e avevo già un'ottima idea in mente, mi sarai intrufolato in una casa che vedevo in lontananza e avrei chiesto informazioni e rubato dei vestiti normali, grande idea!.
Arrivai di soppiatto vicino alla casa e mi misi in modalità ninja così che nessuno avesse potuto scoprirmi, in quel momento ero più che convinto che me la sarei cavata più che facilmente, ma non potevo minimamente sospettare che quella casa fosse abitata da dei fottutissimi nani idrofobi.
Entrai di nascosto nell'infausta dimora ballando lo schiaccianoci di Cajkovskij e canticchiando di quanto fossi ninja a ritmo, stranamente, e ad essere sincero non ne capisco ancora il motivo, venni scoperto da quei maledetti nani idrofobi che mi attaccarono senza motivo alcuno, ne scaturi un'assurdo inseguimento alla benny hill e finii con l'appendermi al lampadario con quei maledetti nani che cercavano di addentarmi le chiappe, ora ovviamente vi aspettereste che il lampadario si rompa e che io venga morso dai nani, bhè questo non accadde, in realtà fecci un salto all'Indiana Jones e mi catapultai fuori dalla finestra, il problema però fu che anche quei puffi arrabbiati saltarono fuori dalla finestra e iniziarono a inseguirmi, ormai mi davo per spacciato, ma poi accadde l'impensabile, Kermit la rana passò incautamente di li con miss Piggy e per grazia divina i nani se la presero con loro e io riusci a fuggire, già che ci sono vorrei approfittare di questo momento per scusarmi con loro e dire che mi dispiace che siano morti così.
Alla fine, non so neanche io come, mi ritrovai sul sentiero che conduceva alla fine della palude e devo ammettere che non mi capitava una botta di fortuna così da quando vinsi un dirigibile alla fiera dei barattoli antichi, in quel momento non potei far altro che mettere l'inno alla gioia a tutto volume ed eseguire il mio balletto della vittoria indossando ovviamente la mia amata tenuta funky e la mia parrucca afro, anyway mi accorsi di aver finito le sigarette e questo cambio completamente il mio obbiettivo, non più il sonno, ma il tabacchivendolo.
Mi sedetti su una pietra a filosofare su dove trovare un tabacchivendolo in mezzo a una palude bislacca e non mi venne immente nulla poi all'improvviso si alzò una fitta nebbia e da questa comparve Dave la zebra che mi disse “questo è un universo molto strano, ma guarda dentro il tuo cuore è li che risiede la risposta” io sbigottito gli dissi che quello che aveva detto non aveva alcun senso, ma lui si limitò a rispondermi “budino” e scomparve nella nebbia, ora ero ancora più confuso e sinceramente non mi pareva il caso di aprirmi il torace per dar retta a una zebra lobotomizzata, quindi mi sedetti di nuovo a meditare e già che c'ero mi chiesi anche se per i cani mangiare un hot dog potesse essere considerato un atto di cannibalismo.

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